💡Stampare l’𝗔𝗘𝗥𝗢𝗚𝗘𝗟 è possibile?💡

Fino ad oggi è normale considerare i materiali 𝗱𝗲𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 un’alternativa a quelli inquinanti, la  𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝟯𝗱 un netto taglio agli sprechi nella produzione di forme complesse e gli 𝗮𝗲𝗿𝗼𝗴𝗲𝗹 ultraleggeri ottimi isolanti termici:

Ma cosa c’entrano questi elementi l’uno con l’altro?
I ricercatori dell’𝗘𝗠𝗣𝗔 sono riusciti a combinare tutte queste caratteristiche in un unico materiale, un 𝗮𝗲𝗿𝗼𝗴𝗲𝗹 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝟯𝗗 e che ha delle proprietà straordinarie.

Questo incredibile materiale composto per l’88% di acqua è il frutto di grande studio da parte dei ricercatori difatti loro stessi dichiarano: “𝘓𝘢 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘦𝘳𝘰𝘨𝘦𝘭 𝘥𝘪 𝘤𝘦𝘭𝘭𝘶𝘭𝘰𝘴𝘢 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘣𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘮𝘦𝘤𝘤𝘢𝘯𝘪𝘤𝘰, 𝘪𝘭 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘰𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘦 𝘨𝘦𝘰𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘴𝘴𝘦”: un problema, questo, che gli scienziati hanno risolto grazie alla stampa 3D.

𝗗𝗲𝗲𝗽𝘁𝗮𝗻𝘀𝗵𝘂 𝗦𝗶𝘃𝗮𝗿𝗮𝗺𝗮𝗻, ha sviluppato un “inchiostro” per stampare bio-aerogel utilizzando 𝗻𝗮𝗻𝗼𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗶 e 𝗻𝗮𝗻𝗼𝗳𝗶𝗯𝗿𝗲 di cellulosa.
In sintesi l’inchiostro deve essere abbastanza fluido da poter essere estruso dall’ugello della stampante ma abbia anche la capacità di solidificarsi rapidamente. Sivaraman ha trovato la soluzione combinando nanocristalli e nanofibre di cellulosa: le fibre forniscono viscosità mentre i cristalli riducono la resistenza al taglio.

L’inchiostro contiene circa il 12% di cellulosa e il restante 88% è acqua. Sorprendentemente, le proprietà richieste sono state ottenute 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗹’𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗼 𝗿𝗶𝗲𝗺𝗽𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶, il che è promettente per la biodegradabilità e le proprietà termoisolanti dei prodotti finali.
Dopo la stampa, l’inchiostro viene trasformato in aerogel sostituendo gradualmente l’acqua con etanolo e infine con aria, mantenendo la forma originale. Più poroso è l’aerogel risultante, meno materia solida contiene l’inchiostro.

Ovviamente questo materiale trova spazio in qualsiasi campo ma quello più sorprendente è quello medico\medicinale poiché essendo costituito di pura cellulosa, questo materiale è 𝗯𝗶𝗼𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 con tessuti e cellule viventi. La sua struttura porosa lo rende in grado di 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗿𝗯𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗺𝗮𝗰𝗶 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗴𝗿𝗮𝗱𝘂𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘀𝗺𝗼.
Mentre, riguardo la stampa 3D, offre la possibilità di creare forme complesse che potrebbero essere usate come impalcature per la  𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗲 o addirittura 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶.